mercoledì 29 aprile 2015

Death Parade



Death Parade è il tipico anime che scarterei a prescindere solo per le sembianze apparentemente cafone e stupidotte. Ma, come si sa, le apparenze ingannano, ed è proprio per questo motivo che ho deciso di vederlo, oltre a un mio personale "dovere di completezza" da brava critica e analizzatrice di anime, e alla categoria dell'anime, che è per l'appunto etichettato come genere psicologico (i miei occhi fanno "blink blink" quando vedo un anime targato psicologico, giusto per farvelo sapere).

L'anime inizia con due ascensori che si aprono e due persone che vagano confuse in un luogo che ha le sembianze di un bar retrò e piuttosto raffinato. Come loro, siamo subito gettati dentro alla storia, senza sapere nulla, né dove siamo né dove finiremo.
Un uomo dai capelli bianchi si presenta d'innanzi a loro: "Benvenuti. Sono Decim, il vostro barista".
Ogni episodio inizierà più o meno in questo modo, con due persone che escono da due ascensori diversi, e questo misterioso uomo che li accoglie.



Le verità su questo luogo e sulle intenzioni di Decim ci vengono svelate a piccoli pezzetti, pezzettino dopo pezzettino, nel corso dell'anime.
Le persone che escono dall'ascensore sono gli spiriti di due persone morte, alcune volte estranee ma legate proprio dall'evento che le ha uccise, alcune volte legate dall'amore o da altri sentimenti. Decim è un "arbitro della morte", e il suo compito è giudicare le due anime durante un gioco a cui dovranno partecipare, scelto a random da un tabellone. Durante il gioco le anime, che hanno completamente perso la memoria dopo la morte, riacquisteranno alcuni ricordi e a seconda delle loro reazioni Decim dovrà decidere se farle reincarnare o mandarle nel vuoto. Quando poi gli spiriti vengono mandati nei rispettivi posti attraverso i due ascensori (gli stessi da cui arrivano) i loro corpi diventano manichini.
In questo anime sono presenti molti temi di una certa profondità e rilevanza psicologica, presentati ed espressi non solo dalle drammatiche storie delle anime arrivate al Quindecim (il nome del Bar), ma dal personaggio stesso di Decim e dagli altri "addetti ai lavori".

Decim e i giudici



Decim e i giudici sono in realtà dei manichini in cui sono infuse le anime mandate nel Vuoto. Non sono mai nati, non sono mai vissuti, non sono mai morti. E, proprio come delle bambole, non possono provare emozioni, non hanno idea di cosa siano il dolore, la vita o la morte sulla propria pelle, in quanto il loro giudizio dev'essere il più obiettivo possibile, e il più lontano possibile dai confusi criteri dettati dall'emotività umana.
Con il proseguire della serie scopriremo che Decim, a sua insaputa, è il primo caso di giudice con sentimenti, frutto dell'esperimento della sua collega Nona.
In diverse situazioni che l'anime ci presenta l'inespressivo e apparentemente freddo Decim mostrerà, giudizio dopo giudizio, di provare dolore e rabbia, sebbene in modo ancora confuso e abbozzato, quasi fosse qualcosa di assopito dentro di lui che poco a poco riaffiora, procurandogli inoltre dubbi sul metodo di giudizio delle anime.
Questo non ci viene detto fino alla fine dell'anime ma ci viene fatto capire in diversi modi, ad esempio quando, in seguito a un attacco d'ira della sua assistente Chiyuki, si paralizza e con forte stupore porta una mano sul petto, all'altezza del cuore, e sussurra "fa male". Capiamo che Decim prova per la prima volta il più primitivo e il più assordante tra i sentimenti, ovvero il dolore.
Uno degli aspetti più belli dell'anime è proprio, secondo me, la tenerezza che provoca la lotta interiore di Decim tra l'essere una mera bambola ed essere un uomo con dei sentimenti, che si esprime in una serie di atteggiamenti goffi, come il primo epico tentativo di sorridere nell'ultima puntata.
Il dilemma morale che ci viene posto questa volta è questo: può un giudice della morte, una creatura che vede centinaia di persone distrutte dai loro drammi interiori ogni giorno, provare dei sentimenti? È davvero così giusto che il prezzo da pagare sia una sofferenza eterna, frutto dei propri giudizi e dell'empatia nei confronti delle anime? Questo l'anime non ce lo dice ma lascia la domanda aperta, senza dare una risposta precisa.
L'acmè di Decim come essere umano (anche se non lo è biologicamente parlando)  si presenta nell'ultimo episodio, quando per giudicare Chiyuki mette in scena una situazione falsa, ricreando la casa della ragazza dove si trova sua madre (anch'essa un manichino).
È in quel momento che Decim, lacerato dalla visione della ragazza che piange implorando perdono alla madre, cade a terra piegato dal peso della sofferenza e dai sensi di colpa, ed esplode in un pianto straziante pronunciando le parole "Questo è il dolore, vero?". La scena, già di per sé fortemente commovente e magistrale nei sentimenti che trasmette, è resa ancora più stravolgente dalla reazione di Chiyuki. Che, sconvolta dal pianto disperato di Decim e dalle sue insistenti richieste di perdono, per il suo metodo di giudizio e per essere un giudice, gli sfiora i capelli per scostarglieli dagli occhi e si getta a terra ad abbracciarlo, dicendo una frase bellissima: "Non devi scusarti. Lo so". Poche parole ma di una potenza emotiva fortissima, il tutto unito alla bellezza sconvolgente di quell'attimo che entrambi sicuramente aspettavano da tanto.




Purtroppo il giudizio di Chiyuki è finito e i due si devono separare per sempre.
Altra scena spettacolare quella finale, quando Chiyuki è nell'ascensore e, nel vedere Decim sorridere, scoppia in un pianto disperato. Decim ha finalmente capito cosa significa provare dolore, provare la rabbia, provare l'amore. L'ascensore si chiude, le dice addio. Ancora una volta uno tra i momenti più belli che abbia mai potuto vedere in un anime. Nell'ultimissima scena della puntata due persone che escono dagli ascensori pronte per essere giudicate, e ad attenderle un Decim sorridente con, vicino, il manichino di Chiyuki seduto su una sedia.
A questa scena il mio cuore è proprio collassato e pensavo di infartuare dalla sofferenza e dalla commozione.




Il finale di Death Parade è qualcosa di talmente meraviglioso, commovente ed evocativo che pochi altri anime possono gareggiare.
Nel vedere la metamorfosi di Decim mi è venuta in mente più di una volta la figura di Edward, del film "Edward Mani di Forbice". Sono entrambe due figure molto tenere e goffe, due persone alla ricerca di loro  stesse e con una voglia, finalmente scoperta, di amare e di soffrire come tutti.

Chiyuki




Chiyuki è il jolly della situazione, la figura, quasi virgiliana, che episodio per episodio guida Decim nel suo percorso alla scoperta dei sentimenti umani.
La sua storia, così drammatica e struggente, ci viene rivelata negli ultimi due episodi. Attraverso un'altra scena strepitosa, in cui lei danzando sul ghiaccio ricorda la sua vita e la sua morte, finalmente scopriamo questo personaggio che si celava dalla prima puntata dietro uno spesso velo di mistero.



Chiyuki scopre che nella sua vita passata era un'affermata pattinatrice, amata dai genitori e dagli amici, con una vita piena di felicità e di soddisfazioni. E poi, arriva la tragedia. In seguito a una brutta caduta sul ghiaccio, le verrà detto che non potrà mai più pattinare. Questo la porterà a cadere nel baratro della depressione e, poco più tardi, al suicidio, tagliandosi le vene con un taglierino.
Quando arriva per lei il momento del giudizio e vede la madre piangere sui suoi due pupazzetti di Chavvot (il libro di cui parlerò fra poco) durante la finzione di Decim, i sensi di colpa la devasteranno e chiederà scusa alla madre per averla ferita, e per non aver dato abbastanza valore alla sua vita. Più volte durante l'anime afferma che la sua disperazione non era dovuta alla perdita del pattinaggio in sé, ma dal fatto di non essere capita da nessuno, e forse anche di non essere voluta capire da nessuno, di essersi chiusa nel suo guscio di amarezza.



Anche questo personaggio quindi, porta in rilievo un altro tema: il tema della depressione, del suicidio come massima espressione dell'arrendevolezza e dell'incapacità di comunicare il proprio dolore agli altri.
Un tratto che è presente anche nella fiaba di "Chavvot", un altro libro metafora come poteva essere quella del "Mostro senza Nome" in Monster.


La fiaba di Chavvot: cosa significa?



Fin dalle prime puntate, tramite flashback e la presenza stessa del libro, ci viene narrata questa storia.
La fiaba racconta di un bambino che, dalla finestra della sua casa, vede una bambina con un sorriso bellissimo che pattina sul ghiacco e se ne innamora. Chavvo (il nome della bambina) non può parlare e non può sentire, e il bambino giura sulle stelle in cielo che troverà un modo per far capire a Chavvo ciò che prova per lei senza fare uso delle parole.
Dopo aver guardato l'anime, è chiaro che questa storia è un palese riferimento alla situazione di Decim e Chiyuki, dove il primo è il bambino che non sa come esprimere il suo amore, e la seconda è la bambina sorridente che pattina sul ghiaccio.
Questa trasposizione simbolica è l'ulteriore indizio che conferma ciò che Decim prova per lei, anche se il rapporto tra i due è ambiguo, in quanto al di là dell'abbraccio finale prima di dirsi addio non ci sono altre manifestazioni di tipo sentimentale tra i due. A mio avviso, il loro rapporto d'amore è ben comprensibile tra le parole non dette, gli sguardi, e i loro dialoghi, un bellissimo modo tutto alla giapponese per dichiarsi amore senza dire nulla.




Tirando le somme...

"Death Parade" è un anime originalissimo e meraviglioso sotto tutti i punti di vista, dalla narrazione scorrevole, alla profondità dei temi trattati, al finale dolce-amaro, al disegno, alle ambientazioni, alla OST.
L'unica pecca, secondo me, è che molti dei personaggi presenti non vengono sviluppati, così come diverse domande vengono lasciate là dove sono (ad esempio, perchè Nona ci tiene così tanto a sperimentare su Decim le emozioni umane, e perchè l'uomo-fiore è così impassibile sul suo pensiero riguardo ai giudici e al metodo di giudizio), anche se tutto questo viene comunque giustificato dal fatto che sono solo 12 puntate e in un numero così limitato di episodi non sarebbe stato possibile.
Quindi spero bene che facciano una seconda serie dove spiegheranno tutto. Altrimenti abbasso il voto a 9, ed è una minaccia(!!!).

Voto: 10

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